verso las vegas, passando per la valle della morte

13 agosto 2006

5.40 e siamo gia’ in macchina, direzione 190 est. davanti a noi una strada senza la minima curva e sullo sfondo i monti della sierra nevada colorati di rosso e azzurro..una favola.
entriamo nella valle della morte che sono da poco passate le 7 ed il paesaggio e’ gia’ deserto pieno. si alternano i punti con vegetazione a scenari di roccia nuda, cosi’ come l’altitudine, fino ad arrivare a badwater, dove tocchiamo il punto piu’ basso: 282 piedi sotto il livello del mare (85 metri ca.).
bellissimi i colori del golden canyon, le rocce toccate dal sole si colorano di un giallo oro intenso.

alle 10.30 siamo gia’ fuori dalla valle: grazie all’ora, non abbiamo sofferto piu’ di tanto il caldo, con il termometro che e’ salito fino a 100 gradi farenheit (38 centigradi).
84 miglia da las vegas, segna un cartello: si ricomincia a vedere un po’ di verde e la temperatura scende di qualche grado..puntiamo diritti verso la capitale del gioco d’azzardo con emiliano oggi instancabile guidatore.

a las vegas ci arriviamo a fine mattinata e la temperatura sale ancora, sfiorando i 40 gradi centigradi.
di giorno sembra una citta’ addormentata, ma la notte e’ puro delirio: la strip e’ un gioco continuo di luci e musica, con gli alberghi/casino’ che si susseguono senza sosta.
il nostro albergo, il luxor, e’ mastodontico..solo al check in ci saranno una ventina di persone e per 2 notti dormiremo nella piramide, al 27° piano.

pomeriggio tranquillo in piscina, ma gia’ si capisce come sono la citta’ e le persone che la vivono: parola d’ordine, divertirsi.

la sera la citta’ si trasforma e ti senti quasi soffocato da tutti questi locali all’interno dei vari alberghi, tutti collegati tra loro; la temperatura non accenna a scendere e fino all’alba si respira l’aria da deserto vero.
la sera la gente si ammassa nei vari casino, nei 3 alberghi che visitiamo scarseggiano pub e discoteche, domani proveremo a spostarci piu’ a nord.
alle 21 tappa all’aeroporto per prendere michea in arrivo dall’italia, poi tutta una tirata fino alle 5, per ritornare in aeroporto: taddo e vitto hanno concluso la loro vacanza, se ne tornano in italia.

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mike.

3 Commenti a “verso las vegas, passando per la valle della morte”

  1. ufficio stampa scrive:

    non posso credere che Michea sia riuscito ad arrivare fin lì.
    aggiornamento caffè shackerato: c’è chi lo perde c’è chi lo trova

  2. fede scrive:

    e’ dal 12 agosto che mi sto facendo se…ghe leggendo i poetici resoconti.troppa natura ci dovevo essere io cazzo!!!buon viaggio ragazzi e buon rientro ai 2 che se ne vanno!ps. x emi .adesso che taddo se ne e’ andato devi far la festa a michea….vasellina bianca purissima ricordi??all’attacco ..sempre .fede

  3. vitto scrive:

    ciao americani!
    il viaggio è andato benino…un’oretta di ritardo il volo da milano a falconara ma niente di grave…più grave invece il mancato arrivo del mio bagaglio del pupo taddo e di laura…ma mi dicono che a falconara è normale…speriamo!!! pupo taddo ha dormito fisso…l’hostess sarà passata 82 volte per dargli da mangiare senza mai riuscirci…io uno che dorme così non l’ho mai visto…secondo voi quell’oretta passata a malpensa ad aspettare il volo per falconara il pupo taddo come l’ha passata?
    buon divertimento e buon proseguimento a tutti,ciao!

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