sabato 18, meglio vivere non lontani dal mare
domenica 19 novembre 2006“io non so come fa la gente a vivere in quei posti di merda desolati, lontani dal mare, che ti fanno venire voglia di impiccarti quando sei triste..tipo trento”.
cosi’ e’ cominciata la giornata di oggi, con queste sagge parole del nostro giorgio rivolte ad emma, peccato che emma e’ di trento..ma lasciamo perdere.
colazione faraonica, manco fosse un pranzo dal barese, con frittata, prosciutto, formaggio, pane tostato, yogurt e macedonia..buon preludio ad un’altra giornata sulla strada.
dublino e’ fredda anche di giorno, con un vento che non si ferma mai e ti entra dentro.
ci facciamo un bel giro in centro, in un sabato pieno di gente, fino a pranzo in un pub come ce ne sono a decine qui.
non capiro’ mai, io che me ne giro in maniche corte fino a novembre , come fanno questi a stare fuori tutti scoperti, qui fa freddo sul serio.
il concerto di stasera e’ stato favoloso.
a pochi metri dal palco, ci siamo goduti in pieno le due ore e quaranta tiratissime, con diversi momenti altissimi.
tanti i pezzi non suonati la sera prima, con bruce che conosce bene il suo pubblico, ringraziando piu’ volte “i ragazzi che si muovono per venire a vedere i nostri show”, e cerca sempre di tirar fuori cose nuove.
highway patrolman e’ la prima chicca della serata, mai suonata prima. senza snaturarla troppo, bruce la fa diventare una vera e propria ballata, con i violini che fanno un lavoro sublime.
shenandoah l’altra novita’ della serata, che prende il posto di my city of ruins, unica canzone del nuovo album non ancora suonata. bella sorpresa e molto simile all’album, toccante la dedica ad elisabeth, rimasta ferita a roma in un incidente prima del concerto.
in open all night si fa fuggire un “fuck!” perche’ sbaglia la parte finale, cosa ormai rara visto il perfetto affiatamento di questi grandi musicisti.
domani terzo concerto in fila nella stessa citta’, cosa mai successa prima..vediamo se riuscira’ a stupirci ancora.
mike.