domenica 19, la chirurgia in italia, nonostante tutto, funziona

20 novembre 2006

giorgio, il nostro chirurgo, e’ il protagonista indiscusso di questa trasferta. lui e’ esperto in traumi al torace ed oggi ci ha raccontato vari aneddoti della sua esperienza in ospedale.
racconti tragici sulla carta, ma dal risvolto sempre piu’ comico strada facendo. irreale il racconto del ragazzo parigino che ha tentato il suicidio per sette volte in un giorno; alla fine l’hanno portato in ospedale con un coltello piantato nel torace, con medici ed infermieri che hanno fatto foto con il malcapitato ragazzo ed il suo coltello infilzato, tutto tra l’ilarita’ generale, ovviamente.
“ho un cd con queste foto ed altre..”, ma delle altre non abbiamo avuto il coraggio di chiedere.
vento sempre piu’ forte, oggi anche con un po’ di pioggia in aggiunta..cosi’ fanno tre giorni senza vedere il minimo spiraglio di sole, con temperatura mai troppo sopra gli zero gradi.

il concerto di stasera e’ un’altra, ennesima perla..delizioso.
anche oggi arriviamo piuttosto tardi al point e siamo fortunati; la pioggia ed il vento convincono gli organizzatori a farci entrare prima, cosi’ dall’ingresso ci sentiamo l’ultima parte del soundcheck, con due perle assolute: for you e mansion on the hill.
mentre il nostro emma da trento ci stupisce con le sue diciotto maglie indossate una sopra l’altra, ci ritroviamo dentro praticamente nello stesso punto di ieri, ottima posizione a pochi metri dal palco.
l’apertura con atlantic city e’ sempre la benvenuta, probabilmente uno dei suoi migliori pezzi cosi’ riarrangiata.
prima volta che ascolto the ghost of tom joad e devo dire che l’esecuzione e’ perfetta, con frank bruno ottimo protagonista al microfono con bruce.
ancora molte le novita’ in scaletta rispetto a ieri, torna further on (up the road) e fa la sua prima apparizione assoluta for you, con arrangiamento simile a quello usato per bobby jean.
long time comin’ e jesus was an only son sono dedicate ai figli di bruce che si godono il concerto davanti alle transenne.
we shall overcome ritorna nel set..ritorno gradito perche’ suonata con un intensita’ fortissima, prima di blinded by the light che apre la strada al solito terzetto di chiusura.

fine delle danze per me, martedi’ ultimo concerto di questo tour a belfast..tra poche ore mi aspetta l’aereo per londra, se tutto va bene si pranza di nuovo a casa. con pasta, evviva.

mike.

1 Commento a “domenica 19, la chirurgia in italia, nonostante tutto, funziona”

  1. Ema scrive:

    Comunque lo stufato dublinese non è nulla male, nonnnò!
    Per me la giornata di domenica vuol dire soprattutto Brazen Head e Guinness StoreHouse. Il primo è il più vecchio pub di Dublino, del 1198 o giù di lì, ed è un vero e proprio gioiello d’atmosfera. Oltretutto suonano ogni giorno folk irlandese (tipo Dubliners), e ti puoi gustare la migliore Guinness di Dublino. Migliore persino di quella che trovi alla Guinness StoreHouse, il moderno museo incastonato nella vecchia fabbrica, che è un punto fermo del turismo dublinese.
    Sarà stato il freddo glaciale misto pioggia che scendeva da ogni direzione contemporaneamente, ma dopo il concerto avevo seri problemi di deambulazione…

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