la magia senza fine.
30 novembre 2007
tutto finisce ed ogni cosa ha il suo tempo, cosi’ ci hanno insegnato.
e’ una regola che vale per tutti, in teoria.
non per bruce springsteen.
“c’e’ qualcuno veramente vivo la fuori?”
io lo sono ed e’ bene che lo siate anche voi se volete salire a bordo, il treno sta partendo.
mercoledi’ 28 novembre 2007, un’altra di quelle date da mettere li’ da una parte, per andarla a pescare quando serve e quando manca.
se a quel nome mezzo olandese ci aggiungi poi la e street band, un nuovo album dall’anima rock, la citta’ perfetta per l’evento, il gioco e’ fatto..non ti resta che aspettare e godere, fino in fondo.
aspettare, fin dalla mattina presto, perche’ tutte le vittorie vanno conquistate dall’inizio e con sacrificio.
forse e’ proprio vero che alla fine la fede verra’ ricompensata, lo sa bene gente che rischia il lavoro pur di non perdersi uno spettacolo che non puoi paragonare con niente al mondo, gente che ignora il freddo e l’attesa per essere ancora piu’ vicino e dentro la magia dell’evento.
il primo concerto di ogni tour ha sempre il sapore particolare della scoperta. il grande sacrificio di ignorare web site che parlano di scalette e sms che ti svelano “ieri ha suonato..” viene poi pienamente ricompensato da quelle due ore e mezza senza respiro, a cogliere l’ultima nota e tutte le sfumature che ci leggi dentro.
difficile soffemarsi su ogni canzone, anche se il ricordo e’ ancora vivo, le immagini con quei suoni perfetti ben impresse in testa.
ma come poter dimenticare incident on 57th street, the e street shuffle, adam raised a cain, tre pezzi storici che non ti possono che lasciare a bocca aperta.
incident e’ probabilmente uno dei pezzi preferiti in assoluto da tantissimi fan, cantata con la e street diventa quasi una preghiera, con il basso di garry in grande evidenza ed un assolo finale di bruce senza fine, come quelle cose che non sai come chiudere perche’, in fondo, e’ giusto cosi’.
i pezzi di magic hanno giustamente avuto la loro buona porzione di tempo, ma ancora devono essere ben assimilati dalla band, le date che ci aspettano l’anno prossimo porteranno forse dei diversi arrangiamenti e sicuramente un suono piu’ compatto.
il violino di soozie e’ un po’ piu’ in secondo piano rispetto al the rising tour, ma alcuni pezzi sembrano disegnati intorno a questo strumento che si abbraccia alla perfezione alla voce di bruce, come durante magic, tre minuti deliziosi di voce su note, con il prezioso contributo in sottofondo di quello splendido chitarrista che e’ nils lofgren.
e niente pause, due ore e mezza di canzoni una attaccatta all’altra, anche lanciando le chitarre per cambiarle quando serve, raccontando cosi’ una storia senza interruzioni, il rock and roll come unico, infinito filo conduttore.
bentornato, diavolo del new jersey.
“nel mondo ci sono solo due tipi di persone: quelle che adorano bruce springsteen e quelle che non l’hanno mai visto in concerto”
larry katz, boston herald
mike.
2 dicembre 2007 alle 8:23 pm
Bruce è proprio tornato il Diavolo del New Jersey mercoledì sera, era un vulcano in eruzione. Ha suonato e cantato con una forza che raramente gli avevo visto.
Grande Bruce, e grazie per tutto (e anche per Incident, una perla).
3 dicembre 2007 alle 9:15 am
born down in a dead man’s town
6 dicembre 2007 alle 8:26 am
Consigli per la lettura.
Da una recensione su http://www.repubblica.it:
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HOMEBOY
Abbiamo trovato un altro luogo dello spirito. L’Alabama. Racconti di gente che vive, gente che muore, ricordi di caccia, gente che gioca forte e si fa ricattare, vecchie fabbriche di sabbia, Wal-Mart, Jack Daniel’s, parcheggi, tuffi in laghi nascosti fatti da bambini e che si ricorderanno per tutta la vita, birra, cappelli da cowboy, negozi di pesca, pick-up, gente che si chiama L. J., Donny, Brenda, posti che si chiamano Lower Peach Tree, Upper Peach Tree, Shubuta, Fayetteville, gente che non arriverà in Alaska, gente che si ferma molto prima di arrivare in qualsiasi posto che non sia l’Alabama. Li ha scritti Tom Franklin, la raccolta si intitola Alabama Blues (tr. it. F. Santi, Sartorio, 14 euro). Sembra il sequel di The River di Bruce Springsteen.
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Magari può interessare a qualche fan sfegatato di Bruce !!
Cisco.
6 dicembre 2007 alle 7:25 pm
grande cisco,
tutto quello che riguarda bruce springsteen e’ sempre ben accetto da queste parti.
mike.
16 dicembre 2007 alle 12:02 pm
Incident. On. 57th. Street. Ok, se mi fa ‘Candy’s Room’ a Londra muoio. O forse aspetto ‘Atlantic City’ in Maggio, e poi muoio, perchè è un pezzo da estate quello. Non so se sei arrivato di là da me da qui o dal post sui biglietti, comunque ti ho risposto anche di là, dicendo che se continui a guardare spesso su Backstreets Ticket Exchange, o anche su Scarlet Mist (che stra-raccomando in tutti i casi in quanto luogo di scambio etico e onesto di biglietti per tutti i generi di conerti/eventi in UK), qualcosa per Mercoledì a Londra lo dovresti trovare. Fammi sapere.
18 dicembre 2007 alle 8:27 am
benvenuta byron,
intanto ho preso freddo, qui a parigi. ma ne e’ valsa la pena.
ci vediamo tra poco a londra, il biglietto si trovera’.
mike.
18 febbraio 2008 alle 12:05 am
Ti odio, dovevo essere con te.
E poi ci stavano i racconti parigini del dr house de noantri, magari con cd delle foto incluso stavolta