dove il silenzio e’ piu’ forte del vento.

12 gennaio 2009 13:26

castelluccio sotto il monte redentore.

ci sono momenti, della vita, monotoni e ripetitivi, che li guardi e subito pensi “questo film l’ho gia’ visto”.
poi, ci sono momenti diversi da tutti gli altri. unici.

il fine settimana passato tra le nevi di castelluccio di norcia e’ uno di questi, che a lungo rimarra’ stampato li’, giusto in fondo al cuore.
due giorni pieni di bianco, con una domenica da giornata perfetta che qualcuno lassu’ ha deciso di regalare a noi che non siamo poi cosi’ abitudinari di questi posti e questi sport.

ed il sabato faceva gia’ partire la nostra avventura con il piede giusto, due ore di ciaspole in notturna tra un’impronta di lupo e tante di volpe, con la guida giusta per questi posti, che non finisce mai di raccontare storie e leggende di quello che abbiamo intorno, storie di persone che hanno fatto (e fanno) questi posti speciali.
si’, giornata nuvolosa che non ci permetteva di procedere senza le pile, ma quando il cielo si e’ aperto proprio nel momento giusto, su quella piana piena solo di bianco, abbiamo capito che era un segnale chiaro per l’indomani, un segnale tutto per noi.

le nuvole ed il bianco ci accolgono a castelluccio. castelluccio sotto la neve. 2 ore di ciaspolata notturna. solo la luna dietro le nuvole. castelluccio di notte.

e adesso come faccio a trovare le parole per la domenica?
quel tempo, senza nuvole su un cielo blu di un pantone introvabile, con il freddo che ha scelto giusto una giornata di tregua.
difficile spiegare cosa succedeva ai nostri occhi mentre andavamo sempre piu’ in su’, racchette e ciaspole ben salde su mani e piedi, sguardo che non riusciva a fermarsi neanche un secondo, troppe le cose da ammirare e gustare.
difficile spiegare e capire perche’ non sentivamo la stanchezza, neanche dopo cinque ore con poche soste, sedici chilometri su’ e giu’.
difficile spiegare che fine faceva il vento quando spariva all’improvviso, da gelido che non ti faceva tenere gli occhi aperti a niente, zero assoluto.
difficile spiegare perche’ ti si stampava il sorriso in faccia, anche senza volerlo, quando ti buttavi giu’ di corsa su quella polvere di neve.
difficile spiegare il silenzio che sentivi dentro, anche se qualcuno di fianco a te parlava, anche se il vento in quel momento sembrava voler spazzare via tutto.

difficile, speriamo di riuscirci con qualche foto.

grazie a fede e tutti quelli che erano presenti, certe giornate non si dimenticano.

mike.


kebab, bresaola, centri commerciali: in una parola, barcellona.

6 gennaio 2009 23:38

diciamo la verita’, e’ stato un bel capodanno a casa di massi lelli, il nostro peggiore 2007, ormai da quasi due mesi espatriato per provare a costruirsi una vita piu’ a nord, a barcellona.

diciamo che massi non si e’ ancora ambientato benissimo, ha passato questi 45 giorni in giro per i centri commerciali, mangiando kebab e pasta al tonno..ma non disperare massi, se non ti chiama il barcellona per fare il preparatore atletico, ti aspettiamo in piscina a braccia aperte.

le frasi fatte lasciamole da altre parti, voi accontentatevi di un po’ di foto (qui anche quelle di laura).

mike.


 

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