ultima fermata, cairns.

1 maggio 2008 15:20

e’ giorno di partenze anche oggi.
marzena ritorna in italia, con un po’ di tristezza nel lasciare questa terra, ma con il sorriso dopo tutto quello che e’ successo in questi giorni (l’abbiamo piu’ volte vista piangere dal ridere).
io e taddo ci spostiamo verso il nord, destinazione cairns, sempre sul mare, sempre ad est.

oggi e’ nuvoloso a sydney e quando stiamo per partire sembra proprio aria di pioggia, non poteva andarci meglio visti i 2 giorni di sole favoloso passati. facciamo giusto in tempo a fare colazione nei pressi di town hall, dove taddo prova pure a farci perdere l’aereo, 30 minuti dentro un negozio di souvenir per comprare una tovaglia aborigena, io e marzena riusciamo a tirarlo fuori prima che riesca a trovare i tovaglioli abbinati.
check-in all’ultimo minuto e la tipa della qantas che ci saluta con un ben augurante enjoy sunshine.

cairns, eccoci, quasi le 5 di pomeriggio e la temperatura e’ ben al di sopra dei 20 gradi, il freddo vento di sydney sembra di un’altro continente.
hotel ancora a due passi dal centro, strade di case basse e palme quelle che percorriamo per arrivare a destinazione.

ora ci aspettano quattro giorni belli caldi, tempo permettendo. il tipo dell’hotel ci spiega che per i prossimi due giorni e’ previsto tempo variabile, ma buono, domenica nuvoloso e lunedi’, quando ripartiremo, pioggia. speriamo.

relax in hotel prima di cena, dove scegliamo di rimanere anche per mangiare, visto il menu’: cena a buffet con piatti vietnamiti ed indonesiani con sottofondo di musica rock anni ’50 e ’60 (non poteva essere altrimenti visto il titolo della cena, wok around the clock).
finiamo, come al solito, per mangiare (e bere) in modo piu’ che soddisfacente, ma un giro fuori ce lo concediamo volentieri.
pochi passi per arrivare all’esplanade, lungomare dove si concentrano diversi locali della zona. in effetti ce ne sono parecchi, ma il giovedi’ sera e la stagione estiva ormai conclusa non offrono certo il pieno..vedremo che aria tira domani da queste parti.

prima di rientrare, due passi sul promenade, la laguna balneabile dove fare il bagno ed abbronzarsi su sabbia ed erba, domani la proveremo per bene.

mike.


spiagge da vivere.

30 aprile 2008 15:18

o da viverci, forse. perche’ qui l’aria ha proprio un sapore speciale.
colazione e treno verso una delle spiagge piu’ famose di questa costa, bondi beach.
bondi beach non e’ solo una spiaggia ed una mere con onde altissime, le piu’ alte che abbia visto in vita mia in un giornata senza una nuvola, solo un po’ di brezza a rinfrescare le nostre facce che camminano nel sole.
bondi beach e’ anche una camminata bellissima che la collega alle altre spiagge, giu’ fino a coogee beach e’ un alternarsi di sabbia bianca e rocce a picco sul mare, le onde non aspettano altro che infrangersi qui e saltare verso l’alto.
bondi e tutta la costa sono un parco naturale splendido, perfettamente tenuto e curato per chi vive qui e per i turisti.
leggii piazzati lungo il percorso spiegano la nascita di questi posti, come vengono conservati e le diverse specie di pesci protette che vi si trovano.
camminare qui non ti fa sentire la stanchezza ed il tempo non sembra passare, anche se di strada non ne facciamo molta, le soste per fotografare e per sentire sono continue, ed ogni volta scopri qualcosa di nuovo.
anche qui non risparmiamo decine di scatti per i surfisti; prudenti ed alle prime armi si esibiscono a bondi beach, dove le onde vicino alla riva sono piu’ basse, mentre i professionisti dell’onda li trovi piu’ a sud, a bronte beach, muri d,acqua che vanno su fino a 7/8 metri per poi scaricare tutta quella spuma bianca verso il basso, un suono che solo il mare puo’ fare.
sono tantissimi a bronte, almeno 40 mute nere in un fazzoletto di mare, tutti a cercare la posizione ideale, tutti a cercare la linea perfetta. a volte ti chiedi come facciano a passare cosi’ vicini, tavole velocissime che sfiorano quei corpi neri che aspettano l’onda.

a bronte beach e’ anche il nostro momento per fare il bagno, oceano pacifico questa volta ed acqua piu’ fredda rispetto ai ricordi di perth, un cartello all’ingresso della spiaggia recita 19.2 gradi.
bagno veloce, vista la temperatura, ma non posso rinunciare a fare due vasche veloci nella piscina ricavata qui nella roccia. si, ai piedi di queste rocce a picco di fianco alla spiaggia, a pochi metri da dove le onde si infrangono, hanno ricavato una piscina di pietra, una tavola di legno piantata a terra per le virate e le classiche righe nere sotto, fatte di mattonelle. 30 metri di lunghezza, recita il cartello, respiri e vedi gli spruzzi bianchi ed il verde sullo sfondo. mi sto quasi chiedendo cosa vuoi di piu’? ..

non vorrei uscire da questo posto incantato, ma dobbiamo tornare a sydney, un’insalata di pollo in riva al mare e via di nuovo verso i grattacieli.
ancora a sydney cove, dove facciamo una visitina al museo d’arte contemporanea, qualche bella opera ma tutto sommato abbiamo visto di meglio nel mondo. presto per andare a cena, cosi’ facciamo visita al sydney aquarium, giusto sotto il nostro hotel. oltre un’ora di pesci di tutti i tipi, giro piacevole con i bellissimi tunnel subacquei, per ammirare squali, tartarughe, foche che nuotano intorno a te.

la cena prevede un giro in giappone, oggi, mangiamo sushi discreto in un locale nella nostra zona, prima di chiudere la giornata con un mojito nel porticciolo dietro il nostro albergo.

in evidenza.

– il mio unico (nel senso di inimitabile) compagno di viaggio vi regalera’ presto una telefonata al customer care di vodafone australia, tre minuti favolosi. il fatto che erano le 2 di notte e lui aveva bevuto un pochino troppo sono a suo favore, pero’..video da peggiore, solo qualche giorno di pazienza.

mike.


 

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